Project Description
Una Via Crucis della provincia padana, animata da storie di vita cruda e reale, tra peccato e redenzione, tra sommersi e salvati: in una parola, “Gospel”, il primo capitolo della Quadrilogia dello Spirito di Davide Ravera.
Il concept del progetto grafico sviluppa visivamente i messaggi della scrittura musicale, quali ad esempio i forti contrasti (uso del bianco e nero) e i richiami all’iconografia e al simbolismo cristiani. Un altro tema, cioè la rappresentazione fedele della vita reale, trova espressione attraverso l’utilizzo della fotografia.
Mentre l’autore, in copertina, è ritratto nell’intento di rialzarsi dal peso di un’invisibile croce, il booklet si apre e si chiude con una stazione della Via Crucis, a simboleggiare inizio e fine del percorso salvifico (o di dannazione) narrato nell’album.
Il logo, una croce in cui sono inscritte le iniziali dell’autore, rossa come il sangue, il vino ed il peccato descritti nel disco, rappresenta un sigillo che marchia, come un’impronta digitale, l’intero progetto.
Oltre all’album, infatti, il simbolo è stato utilizzato anche sui vari gadget realizzati per la campagna promozionale.
Il concept è stato declinato nella progettazione degli scatti fotografici per l’ufficio stampa, in cui le pose dell’autore richiamano celebri dipinti o sculture raffiguranti soggetti sacri.
Foto Ester Zerbini
Una Via Crucis della provincia padana, animata da storie di vita cruda e reale, tra peccato e redenzione, tra sommersi e salvati: in una parola, “Gospel”, il primo capitolo della Quadrilogia dello Spirito di Davide Ravera.
Il concept del progetto grafico sviluppa visivamente i messaggi della scrittura musicale, quali ad esempio i forti contrasti (uso del bianco e nero) e i richiami all’iconografia e al simbolismo cristiani. Un altro tema, cioè la rappresentazione fedele della vita reale, trova espressione attraverso l’utilizzo della fotografia.
Mentre l’autore, in copertina, è ritratto nell’intento di rialzarsi dal peso di un’invisibile croce, il booklet si apre e si chiude con una stazione della Via Crucis, a simboleggiare inizio e fine del percorso salvifico (o di dannazione) narrato nell’album.
Il logo, una croce in cui sono inscritte le iniziali dell’autore, rossa come il sangue, il vino ed il peccato descritti nel disco, rappresenta un sigillo che marchia, come un’impronta digitale, l’intero progetto. Oltre all’album, infatti, il simbolo è stato utilizzato anche sui vari gadget realizzati per la campagna promozionale.
Il concept è stato declinato nella progettazione degli scatti fotografici per l’ufficio stampa, in cui le pose dell’autore richiamano celebri dipinti o sculture raffiguranti soggetti sacri.
Foto Ester Zerbini